In base a quale principio sono state stabilite queste misure?
Perché l’A4 deve avere "per forza" i lati che misurano 21 x 29.7?
Alla base di questa scelta ci sono proprietà matematiche molto precise e funzionali. Bisogna sapere che in origine la carta viene prodotta in fogli molto grandi; solo successivamente questi vengono tagliati in parti più piccole. Tali fogli "giganti" misurano 1 metro quadrato (84,1 cm x 118,9 cm) e si indicano con la sigla A0, proprio per far capire che sono "fogli di origine".
Tagliando a metà il lato lungo dei fogli A0 si ottengono fogli più piccoli, i cosiddetti A1 (misure: 84,1 x 59,4 cm) che sono esattamente la metà del formato precedente. Continuando a tagliare lungo il lato maggiore dei vari fogli si hanno così i formati A2, A3 e, appunto, l’A4.
Interessante è vedere come, misurando le dimensioni di tutti i formati, il rapporto tra i lati è piuttosto costante e pari a 1,41. In definitiva, quindi, il lato maggiore di un certo formato, una volta piegato, corrisponde al lato minore del formato più grande e viceversa.
Se si continua a dimezzare lungo il lato maggiore si ottengono formati ancora più piccoli come l’A5 e l’A6.
In ambito tipografico i formati più usati sono l’A0, l’A1, l’A2. Gli altri formati più piccoli sono più facilmente impiegati con stampanti e fotocopiatrici di uso comune.
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