venerdì 19 luglio 2013

Foglio A4: perchè i lati misurano 21 x 29,7 cm?

L’A4 è indubbiamente il formato cartaceo più utilizzato, grazie alla sua praticità di utilizzo e di stampa. Ma questo, così come gli altri formati, ha misure molto precise legate ad altrettante logiche motivazioni. Innanzitutto, bisogna ricordare le misure effettive di un foglio A4 che sono 21 cm di larghezza per 29,7 cm di altezza.

In base a quale principio sono state stabilite queste misure?
Perché l’A4 deve avere "per forza"  i lati che misurano 21 x 29.7?

Alla base di questa scelta ci sono proprietà matematiche molto precise e funzionali. Bisogna sapere che in origine la carta viene prodotta in fogli molto grandi; solo successivamente questi vengono tagliati in parti più piccole. Tali fogli "giganti" misurano 1 metro quadrato (84,1 cm x 118,9 cm) e si indicano con la sigla A0, proprio per far capire che sono "fogli di origine".

Tagliando a metà il lato lungo dei fogli A0 si ottengono fogli più piccoli, i cosiddetti A1 (misure: 84,1 x 59,4 cm) che sono esattamente la metà del formato precedente. Continuando a tagliare lungo il lato maggiore dei vari fogli si hanno così i formati A2, A3 e, appunto, l’A4.

Interessante è vedere come, misurando le dimensioni di tutti i formati, il rapporto tra i lati è piuttosto costante e  pari a 1,41. In definitiva, quindi, il lato maggiore di un certo formato, una volta piegato, corrisponde al lato minore del formato più grande e viceversa.

Se si continua a dimezzare lungo il lato maggiore si ottengono formati ancora più piccoli come l’A5  e l’A6.

In ambito tipografico i formati più usati sono l’A0, l’A1, l’A2. Gli altri formati più piccoli sono più facilmente impiegati con stampanti e fotocopiatrici di uso comune.

mercoledì 10 luglio 2013

Banda larga e connettività: l'Italia è agli ultimi posti rispetto alla media europea

È di questi giorni la diffusione dei dati relativi alla diffusione della banda larga in Italia pubblicati dalla Commissione UE. E stando a quanto riportato nel rapporto annuale sullo stato dell'economia digitale nei paesi Unione Europea (che tiene conto dell'anno 2012), la situazione del nostro paese non è propriamente dei migliori.

Rispetto alla media europea, infatti, l'Italia si trova in fondo alla classifica per quanto riguarda la diffusione di internet ad alta velocità, con un utilizzo nelle abitazioni pari, soltanto, al 14%.
Dato assolutamente molto basso, se si pensa che la media in Europa sfiora il 54%.

Tale condizione è resa ancora più preoccupante dal fatto che quasi il 37,2% degli italiani non ha mai avuto accesso a internet, mentre anche in questo caso la media europea è nettamente inferiore (poco più del 22%).

Unico dato positivo per il nostro paese, se si vuole trovare un "merito", riguarda la frequenza di utilizzo della rete: chi vi accede, infatti, lo fa con una frequenza maggiore rispetto alla media degli altri paesi europei.

Resta di fatto, comunque, che ad essere critica è anche la stagnante competenza informatica e digitale degli italiani che non tende ad aumentare. Sempre secondo la Commissione Ue, entro il 2015 il numero di posti disponibili per gli specialisti in tecnologie informatiche e telecomunicazioni oscilleranno intorno ai 900 mila.

L'auspicio di tutti è quello che "l'Italia promuova ulteriormente investimenti nelle infrastrutture per aumentare la disponibilità della banda larga ad alta velocità".


Cos'è la banda larga?
La banda larga è un sistema di comunicazione che permette agli utenti di navigare su internet (o anche su reti locali) ad una velocità superiore ai 10 megabit/secondo.